Il 28 Ottobre, in occasione degli 80 anni del codice della navigazione, si è tenuto il Convegno

 “Gli ottant’anni del codice della navigazione (1942-2022): attualità della riforma della parte II relativa alla navigazione aerea alla luce dell’evoluzione della normativa internazionale e UE”, presso aeroporto Leonardo da Vinci (Fiumicino),  organizzato da UNIMORE (Università degli studi di Modena e Reggio Emilia).

L’attenzione è stata rivolta alla corrispondenza del codice della navigazione parte II, rispetto alle necessità operative attuali. Il prof. Bruno Franchi, già presidente dell’ANSV, ha organizzato anche negli anni passati interessanti convegni sulle realtà legislative aeronautiche.

Il convegno ha visto da una parte l’intervento di relatori tecnici, ovvero gli utilizzatori; dall’altro i relatori accademici, ovvero: teorici e studiosi.

La scelta della realtà aeroportuale, a cornice del convegno, ha rimarcato l’importanza dello strumento legislativo ad uso della comunità, dando la possibilità di ampliare la comprensione di tutti i passaggi: dal passeggero alla forza aerea passando per il regolatore, i gestori aeroportuali, le compagnie aeree, gli assicuratori e naturalmente l’ANSP.

I vari interventi hanno analizzato l’aspetto attuale con una prospettiva rivolta allo scenario futuro, quindi considerando: droni, cybersecurity, digitalizzazione e spazi suborbitali.

Nel corso del dibattito sono emerse alcune criticità.

L’Aeronautica militare ha sottolineato, ad esempio, l’importanza di valutare uso, responsabilità e controllo dello spazio suborbitale e orbitale con il Gen. S.A. Colagrande. Mentre il Gen.B. Baione ha descritto la stringente necessità di rivedere il concetto di aeromobili di stato per discriminare le attività effettuate con mezzi privati per servizi non militari ma sempre di stato (protezione civile, pattugliamento del mare per individuazione degli immigrati, attività di supporto in eventi sismici, ecc..)

ADR, gestore aeroportuale, con ing. Marina Maschio, ha sottolineato come l’eliminazione della figura del Direttore dell’Aeroporto ha ripartito tutta una serie di compiti e responsabilità tra gli attori aeroportuali. Tuttavia la nuova normativa pare essere lacunosa soprattutto per i gestori aeroportuali cui vengono assegnate prerogative di vigilanza senza strumenti per sanzionare le irregolarità. Ovvero, in taluni casi, sembra essere stato contemplato il regolamento di scalo ma non il manuale di scalo, tra i riferimenti da osservare.

Inoltre, il professore Franchi ha riportato la lacunosa trattazione del SAR (Search and Rescue) nell’ordinamento italiano. Sebbene ci sia chiarezza sull’opera di coordinamento dei soccorsi della Guardia Costiera per gli eventi in ambito marittimo, la stessa non sembra sussistere per gli eventi in ambito terrestre, in quanto l’Aeronautica Militare è formalmente ingaggiata solo per eventi che coinvolgono i mezzi militari.

Il resto degli interventi ha riportato una sostanziale tenuta del codice della navigazione su temi quali:

  • Ruolo e compiti del Ministero MIMS;
  • Ruolo e compiti di ENAC, di fatto recepisce le decisioni e ne vigila l’ossevanza su input di EASA sul suolo italiano;
  • Ruolo e compiti dell’ANSP (dott. Salvestrini)
  • Operatività delle compagnie aeree (dott. Rattazzi, presidente NEOS)
  • Disciplina del ruolo assicurativo (dott. Silvestri per Generali Italia S.p.A)
  • Diritti del passeggero (prof.ssa Rosafio, Università di Teramo)
  • Contratti di utilizzazione dell’aeromobile e accordi commerciali tra vettori aerei (prof. Vernizzi, UNIMORE)

Alcuni interventi hanno sottolineato come la regolamentazione UE ha superato quanto compreso nel codice della navigazione.

La prof.ssa Pellegrino (Università di Messina) ha riportato i regolamenti sugli aeromobili a pilotaggio remoto, per cui poi il prof.La Torre (Università di Catanzaro) ha insistito sulla nozione stessa di aeromobile.

Il prof. Schiano di Pepe (Università di Genova, componente di ANSV) ha sottolineato gli obblighi di segnalazione degli eventi dei soggetti coinvolti o spettatori che la regolamentazione europea ha normato.

In ultimo l’ing. Nicolai di ENAC ha sciorinato tutti i regolamenti internazionali che definiscono le attività di ENAC.

Le conclusioni sono state piuttosto positive circa l’attualità del codice della navigazione. Eppure il timore diffuso è che il codice della navigazione diventi un collettore di regolamenti europei. Tale esito è visto dagli accademici come una mortificazione della genesi normativa nazionale.

Ai professionisti del settore di assistenza al volo, la cosa potrebbe far sorridere, abituati come sono, ai cambiamenti repentini e in attesa della rivoluzione che porterà SES II+ nel loro perimetro di impiego. Eppure ANACNA è conscia del legame che è necessario mantenere con la realtà accademica, monitorando tutte le variazioni della normativa nazionale che in ultimo potrebbe, in caso di eventi nefasti, lasciare impreparati a logiche non scontate. Ecco perché è importante prendere parte a simili iniziative.

(ANACNA Commissione legale)

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