Convegno Centro Studi STASA

Il 20 dicembre 2022, presso l’Hotel Mediterraneo ROMA, si è tenuto l’evento: Trasporto aereo in Italia: quali sfide?, primo evento organizzato dalle nuove cariche, il Com.te Antonio Chialastri come Presidente e Maurizio Scholtze Segretaio Generale, istituite in seguito alla riorganizzazione del Centro Studi STASA

La prima questione emersa, durante il convegno, è l’attenzione al tema dei droni al loro utilizzo e alle loro notevoli e sfaccettate implicazioni.

L’altro tema discusso ha investito lo spazio e le torri remote. Senza tralasciare un accenno agli ultraleggeri.

Il prof. Bruno Franchi ha dato l’avvio alle esposizioni, spiegando la posizione di ANSV in merito a tali temi. Ha sottolineato la carenza di personale oltre che la difficoltà di realizzare una formazione continua indispensabile per comprendere e analizzare questi nuovi ambiti. Per ciò che attiene a spazioporti e urban air mobility il prof. Bruno Franchi ha rilevato la totale impreparazione non solo di ANSV ma anche della normativa nazionale e internazionale. Ha inoltre riconosciuto ad ANACNA la paternità di un report sulle torri remote, definendolo molto esaustivo.

E’ poi intervenuto il generale Roberto Di Marco, dell’Ispettorato per la Sicurezza del volo (Master di II Livello in “Mitigazione del rischio nelle sale operatorie”), il quale ha elencato quanto l’aeronautica possa operare in sinergia con il mondo accademico addirittura fino a essere presa ad esempio per la gestione del rischio in ambiti medici. Quindi si è passati a valutare e analizzare le sfide dell’immediato futuro, introducendo il tema della cyber security e dell’impatto ambientale.

Interessante l’intervento del generale Giampaolo Miniscalco presidente Aeroclub Italia, che ha accennato al vuoto normativo sul volo in formazione per poi affrontare i VDS. Riguardo gli ultraleggeri è facile notare quanto ancora ci sia da fare in termini di formazione, tanto da trovare operatori altamente preparati ma anche persone improvvisate, con ovvie conseguenze dannose. Per questo ci si auspica e si incoraggia lo sforzo di Aeroclub Italia che è totalmente indirizzato alla formazione, alla legislazione, nonché all’informazione degli VDS.

Il convegno ha quindi visto la partecipazione dei relatori STASA, il com.te Gaia Villani (presidente del collegio revisori STASA) che è intervenuta proponendo al Comitato Tecnico di STASA uno studio sulla Urban Air Mobility. Dopo aver analizzato dettagliatamente i dati riguardanti l’espansione del settore, ha concentrato l’attenzione sulla formazione e l’addestramento di questi nuovi piloti (si prevedono 60mila piloti entro il 2028). Attualmente non esiste normativa, né percorsi di studi specifici. Ha anche affrontato il problema dei single pilot e dei simulatori in realtà virtuale. Proponendo dei percorsi similari a quello dei piloti di aeroplani.

L’ing. Filippo Tomasello ha parlato della gestione della circolazione dei droni, facendo notare la mancanza di normative e della copertura di ICAO trattandosi, a oggi, di operazioni esclusivamente nazionali. Nel discorso ha spiegato anche come D-flight si stia ponendo verso la UAS Traffic Managment e relative tematiche legate al problema delle frequenze utilizzate con il sovraccarico della rete e la necessità di riassegnare le bande.

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