Assistenza Al Volo n.2/2021

L’altra faccia della medaglia Un altro periodo estivo si sta avvicinando e già stiamo affrontando nuovi picchi di traffico.

Non sto qui a darvi numeri, percentuali e statistiche perché tali cifre girano in abbondanza, fornite dai media, dai provider e da tutte le organizzazioni orbitanti attorno al trasporto aereo. Ma un dato non è chiaro e difficilmente quantificabile: il VFR.

Il traffico IFR può essere monitorato attentamente sin da prima delle fasi di preparazione del volo, e di conseguenza il carico di lavoro adeguato alle caratteristiche dei vari enti che ne forniranno i servizi ATC. Il VFR, al contrario, riveste un certo grado di aleatorietà che ne rende difficile quantificare il numero dei traffici che andranno a richiedere i servizi della navigazione aerea e così anche il grado di workload che la trattazione di questo VFR richiederà all’operatore in servizio, sia esso FISO o ATCO. Indubbiamente un No-FPL che chiama per interessare una zona controllata manca della predizione che consente l’awareness fornita da chi, invece, il piano di volo l’ha compilato. Oppure un attraversamento in una zona controllata durante una sequenza di avvicinamento potrebbe procurare un carico di lavoro maggiore rispetto al traffico VFR fuori spazi aerei controllati.

I Flight Information Center italiani poi, vedono quotidianamente un carico di lavoro molto alto, causato dall’elevato numero di traffici in contatto (soprattutto d’estate) in aree di servizio di notevoli dimensioni e che porta con sé un discreto grado di responsabilità.

Va ricordato che, come recitato nel MO-ATS: “Laddove gli enti ATS forniscono sia il servizio informazioni volo sia il servizio di controllo del traffico aereo, la fornitura del servizio di controllo del traffico aereo, quando le circostanze lo richiedono, ha la precedenza sulla fornitura del servizio informazioni volo.”

Questo norma, per quanto chiara, non fa altro che richiedere agli operatori di stabilire attentamente che servizio fornire, quando e a chi, in una sorta di “prioritizzazione” da valutare caso per caso. E sappiamo come questa cosa non sia affatto facile.

ANACNA ha quindi elaborato, grazie alla propria Commissione Tecnica, un documento per il calcolo del carico di lavoro derivante dalla gestione del traffico VFR. In un mondo votato alla categorizzazione e alla valutazione di ogni cosa, questo contributo vuole fornire uno strumento con cui assegnare il giusto valore ad una categoria troppo spesso sottovalutata.

Nell’augurare una buona estate a tutti gli Associati, ci tengo quindi particolarmente a rivolgere i miei ringraziamenti a chi quotidianamente rivolge le proprie attenzioni al traffico VFR, l’altra faccia della medaglia

Il presidente (firmato)

Oliver

EDITORIALE - Pg.04

ANACNA > Assemblea dei delegati - Pg.06

ANACNA > Verbale Assemblea dei delegati - Pg.08

ANACNA > Quelli che non contano - Pg.10

PERSONAGGI ED EVENTI > Il mito della velocità - Pg.11

AVIATION ENGLISH BITE - Pg.13

Allegato > Studio sul carico di lavoro VFR - Pg.15