14 dicembre 2018

Cattive notizie provenienti dai nostri vicini svizzeri, per chi ha a cuore i principi della Just Culture. Nell’arco di tre settimane, infatti, abbiamo assistito alle condanne di due controllori del traffico aereo di Skyguide per eventi accaduti durante il loro lavoro.

Nel primo caso, il 22 novembre scorso il Tribunale Penale Federale svizzero ha condannato il collega dell’ACC di Zurigo ad una pena pecuniaria di 18.000 CHF (poco meno di 16.000 €), a seguito di una sottoseparazione, culminata in una TCAS RA, accaduta nell’aprile del 2013. Il collega beneficerà della sospensione condizionale della pena.
Il 12 dicembre, invece, la Corte d’Appello di Zurigo ha condannato ad una pena pecuniaria un collega della Torre di Controllo di Zurigo-Kloten, per fatti risalenti al 15 marzo 2011: in quell’occasione, due aerei erano stati contemporaneamente autorizzati al decollo su piste convergenti (16 e 28), con uno dei due aeromobili costretto ad abortire il decollo. Il collega era stato assolto nel primo grado di giudizio, ma la Corte d’Appello ha ribaltato il verdetto.

Con ogni probabilità, i colleghi svizzeri non sborseranno un centesimo per questi eventi, ma c’è ben poco da gioire: come ANACNA sostiene da tempo, le sanzioni pecuniarie sono la peggior soluzione possibile per prevenire gli inconvenienti aeronautici. Al contrario, il rischio di ricevere una sanzione di questo tipo è un fortissimo disincentivo al reporting degli eventi aeronautici, ferma sul nascere il processo di apprendimento a seguito di un evento, e impedisce l’implementazione delle misure di mitigazione delle criticità.
In sintesi, quindi, sanzioni del genere impediscono al mondo aeronautico di tutelare l’elevato livello di sicurezza delle operazioni che lo caratterizza. Non è un caso che lo stesso provider svizzero Skyguide abbia emesso un comunicato stampa fortemente critico[1] nei confronti della sentenza della Corte d’Appello di Zurigo, definendola un ostacolo alla cultura della safety in Svizzera.

I colleghi di Skyguide sono stati condannati ai sensi dell’articolo 237 del Codice Penale svizzero (“Perturbamento della circolazione pubblica”), ma una forma analoga di sanzione – pur distinta dalla sfera penale – è prevista anche nell’ordinamento italiano, dall’entrata in vigore del decreto legislativo 173/2017[2], il 15 novembre dello scorso anno.

Nell’esprimere piena solidarietà ai colleghi svizzeri, ANACNA ribadisce come sanzioni di questo tenore siano in pieno contrasto con i principi della Just Culture e ostacolino il miglioramento continuo del sistema aeronautico. ANACNA prende spunto dalle condanne dei colleghi svizzeri per sensibilizzare il legislatore italiano all’importanza dell’applicazione dei principi della Just Culture, enunciati tra gli altri dal Regolamento (UE) n. 376/2014.

 

Scarica in PDF: Nubi Fosche Dalla Svizzera


[1] https://www.skyguide.ch/en/events-media-board/news/#p89111-89118-89137

[2] http://www.anacna.it/anacna-news/537-decreto-legislativo-173-2017-pi%C3%B9-sanzioni,-meno-just-culture.html

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