Un ragazzino corre verso la balaustra che dà sul lungo lago della passeggiata di Villa Olmo, a Como. Il porfido è animato da geometrie di marmo bianco, chiunque se ne innamora ma lui no, nemmeno ci fa caso: deve vedere l’aereo atterrare sull’acqua appena increspata, ancora ignora che si dice “ammarare”, sorvolando lo stadio Sinigallia e la Canottieri Lario in direzione di Villa d’Este di Cernobbio, una striscia di boe interdetta alle imbarcazioni. Ancora ne vedo di bimbi che non appena sentono il rumore di un idrovolante si disinteressano di pescatori, trote, lavarelli, gabbiani, folaghe, cigni, germani reali. Così è iniziata la mia passione, mia e basta perchè non sono figlio d’arte.

Oggi, dico oggi perchè il conto degli anni mi farebbe sentire vecchio, lavoro in una delle più belle torri di controllo d’Italia, sicuramente quella tecnologicamente più avanzata. È una grandissima soddisfazione quella di poter mettere le proprie energie al servizio di chi vola, ovunque. Ma è eccezionale farlo avendo a disposizione i sistemi di sorveglianza a terra e d’area più avanzati, la strip elettronica integrata col radar, sensori ovunque, una vista da 80m d’altezza che va dal massiccio del Rosa, al Monviso, all’Appenino Ligure, Milano, al Resegone!

Abbiamo affrontato tantissime sfide, e ci siamo sempre contraddistinti per i risultati. In un’epoca nella quale il rapporto uomo/macchina diventa sempre più simbiotico, la componente umana tende ad essere sottostimata ma, senza nessun intento polemico e anacronistico, a mio avviso è un errore. Il processo decisionale di un professionista, meglio ancora di un team di professionisti, è la chiave del successo di tutte le implementazioni tecnologiche che possiamo sognare … e noi di Malpensa ne siamo uno degli esempi più lampanti.

Beppe Carucci - ANACNA Sezione LIMC

Condividi