di Paolo Caraccio (Esperto di Assistenza al Volo CAAV Torino Caselle) 

INTRODUZIONE

Lavorare nel campo dell’assistenza al volo anche dopo molti anni continua per il sottoscritto ad essere un’emozione unica. In un turno di lavoro il team in servizio ha il grande privilegio di poter fare il giro dell’Europa e non solo, attraverso le informazioni e le istruzioni di volo date agli equipaggi, ognuno con una storia, una provenienza, una destinazione. Un denominatore comune unisce meteorologi aeronautici, controllori del traffico aereo, equipaggi di condotta dei velivoli, personale di assistenza a terra la professionalità di questo team di lavoro che in casi come quello che vi descriverò può rappresentare il valore aggiunto per la sicurezza e continuità delle operazioni di volo.

In questo contesto si inserisce il lavoro dell’osservatore meteorologico, cioè colui che dalla stazione meteorologica emette i vari report meteorologici di routine per la pianificazione come il METAR o operativo per i decolli ed atterraggi come il LOCAL REPORT e lo SPECIAL.

In un tempo recente anche il WMO, world meteorological organization, ha sancito che il miglior sistema di rilevamento meteorologico è l’occhio attento ed allenato dell’osservatore meteorologico, pedina ancora fondamentale in uno scacchiere ove l’automazione ha fatto passi da gigante ma ancora stenta, durante gli eventi meteorologici che vi descriverò.

 

ANALISI METEOROLOGICA GENERALE

Aria instabile ha iniziato ad affluire da Nord Ovest andando nel corso della serata e nottata a cozzare con l’aria calda di matrice anticiclonica. Questa miscela esplosiva ha generato una serie di estese celle temporalesche, che hanno dato origine ad una vera e propria linea di groppi, forieri dei fortissimi temporali e nubifragi con grandine che hanno interessato nella tarda serata il torinese diretti poi verso il lago Maggiore. Grandine e venti oltre i 100 Km/h sono gli ingredienti principali dei nubifragi che hanno interessato a macchia di leopardo la zona, con alcune celle autorigeneranti anche durante le prime ore del mattino del 1° luglio.


Linea di groppo in veloce movimento nella notte del 30 giugno 2022

 


Cella temporalesca in repentina formazione prime ore del 1° luglio 2022

 

ANALISI METEOROLOGICA AERONAUTICA

L’estrapolazione dei METAR semi orari della stazione meteorologica di Torino Caselle (LIMF) ci ha fornito il quadro meteorologico del tempo in atto nell’area di competenza della stazione meteorologica durante l’evento occorso nel dettaglio.

SA          30/06/2022 20:20->      
METAR LIMF 302020Z 34006KT 9999 SCT070 25/19 Q1011=
SA          30/06/2022 20:50->      
METAR LIMF 302050Z 02004KT 9999 TS FEW030CB SCT120 24/19 Q1011=
SA          30/06/2022 21:20->      
METAR LIMF 302120Z 26028G49KT 210V310 0400 R36/0275D +TSGS BKN003CB OVC016 18/18 Q1016 =
30/06/2022 21:50->      
METAR LIMF 302150Z 04009KT 360V070 9999 -TSRA SCT034CB SCT070 19/19 Q1013 REGS=
-------------------
SA          30/06/2022 23:50->      
METAR LIMF 302220Z 36009KT 9999 SCT070 18/18 Q1013=
SA          01/07/2022 00:20->      
METAR LIMF 010020Z 14004KT 110V180 9999 VCTS FEW030CB SCT070 19/19 Q1013
SA          01/07/2022 00:50->      
METAR LIMF 010050Z 33004KT 290V090 9999 TS FEW030CB BKN070 19/19 Q1013=
SA          01/07/2022 00:20->      
METAR LIMF 010020Z 14004KT 110V180 9999 VCTS FEW030CB SCT070 19/19 Q1013=
SA          01/07/2022 01:20->      
METAR LIMF 010120Z VRB01KT 9999 SCT070 20/18 Q1013

 

COSA CI DICONO I DATI METEOROLOGICI DEL METAR?

In grassetto di colore nero ho evidenziato i fenomeni in evoluzione, in rosso quelli che hanno avuto un impatto significativo.

Alle ore 20:50 UTC 22:50 LT la stazione meteo riportava un temporale senza precipitazioni, indice che la cella temporalesca era molto veloce e si stava avvicinando. Un’analisi della distribuzione delle fulminazioni in quelle ore mostrava infatti l’accendersi repentino di focolai di fulminazione dapprima sul settore alpino a Sud Ovest, Ovest, Nord Ovest in velocissimo avvicinamento, transito ed evoluzione

Alle ore 21:20 UTC, 23:20 LT ecco il nubifragio scatenarsi sul sedime aeroportuale con vento molto forte, visibilità molto ridotta, fulminazioni importanti con grandine piccola osservata.

Il successivo aggiornamento ore 21:50 UTC, 23:50 LT, mostrava ancora temporale con pioggia di debole intensità sull’area di servizio ma con visibilità notevolmente migliorata e generale e progressivo miglioramento e riporto nel tempo recente della grandinata appena occorsa.

Nelle prime ore del mattino, in maniera assolutamente imprevista ed inaspettata, la cella temporalesca che non ti aspetti con un temporale nelle vicinanze VCTS segnalato nel METAR delle 00:20 UTC 02:20 LT, temporale senza precipitazione TS alle 00:50 UTC, 02:50 LT per poi allontanarsi, nel successivo riporto meteorologico di routine.

 

COME USARE IL METAR ED IL LOCAL REPORT

Ricordiamo che il METAR è un messaggio meteorologico di routine che riporta le condizioni meteorologiche nell’area di servizio, semi orario per alcuni aeroporti come LIMF; nel caso di variazioni significative delle condizioni meteorologiche osservate non viene emesso il messaggio SPECI, ad appannaggio invece delle stazioni meteo che emettono METAR ad aggiornamento orario.

La domanda che può nascere spontanea è come mai nelle stazioni dove l’emissione METAR è semi oraria non si emette lo SPECI?

La risposta ci viene fornita dall’annesso 3 ICAO Meteorological Service for International Air Navigation che indica il METAR come un messaggio utile per la pianificazione dei voli. La finestra di aggiornamento semi-oraria è ritenuta ottimale, per fornire all’utenza una fotografia aggiornata delle condizioni meteorologiche al fine della pianificazione dei voli.

Nel caso di emissioni orarie del METAR le variazioni significative che si verificassero nel lasso di tempo tra un aggiornamento ed un altro sarebbero oggetto di aggiornamento tramite emissione di messaggio SPECI.

Per l’operatività dei voli in arrivo e partenza si usa invece un altro tipo di messaggio, non disponibile in rete, denominato LOCAL REPORT.

Lo stesso è disponibile tramite servizio ATIS, Aeronautical Terminal Information System, o in aeroporti sprovvisti di tale servizio sulla frequenza ATC.

A differenza del METAR nel LOCAL REPORT le condizioni meteorologiche sono relative alla zona ottimale di toccata per gli arrivi e della pista in uso per le partenze. Per quanto riguarda la visibilità essa non è quella prevalente, come nel METAR, ma la minima stimata.

Nel LOCAL REPORT possono essere forniti due valori di visibilità e, se le stesse dovessero differire, uno rappresentativo della visibilità minima in atterraggio ed una per i decolli.

Le variazioni meteorologiche significative sarebbero oggetto di aggiornamento tramite SPECIAL

In pillole:

  • per la pianificazione dei voli usate il METAR rappresentativo dell’area intorno all’aeroporto
  • per l’effettuazione dei voli usate il LOCAL REPORT rappresentativo delle aree di decollo ed atterraggio

 

AGGIORNAMENTO DEL LIMITE RAPPRESENTATIVO DEL DATO RVR SUI METAR LOCAL REPORT

Il limite massimo strumentale del sistema RVR (Portata Visuale di Pista) è stato portato dai vecchi 1500 agli attuali 2000 m. Nei METAR troveremo P2000 quando lo stesso valore sarà superiore a 2000 m mentre, ad esempio, se nel METAR la visibilità prevalente è 1300 m e la RVR 1600 M troveremo codificato

LIMF…1300 RVR36/1600

mentre prima sarebbe stato LIMF…1300 RVR36/P1500

 

CONSIDERAZIONI FINALI

Focalizzandoci brevemente sull’aspetto sinottico dell’evento, per il fatto che si sono toccate velocità del vento con raffiche a 61 KTS, si è visto un decremento termico da 25°C a 19°C, ben 6°C in un’ora. Questo aspetto fa da cartina tornasole dell’energia dispersa, con fulminazioni importanti caratterizzate dalla tipologia della precipitazione. Nubifragio (+TSGS) con grandine piccola nel punto di osservazione mentre a poco più di 1 Km la grandine caduta provocava danni, con cicchi di grandezza stimata anche sino a 5 cm. Importante poi l’apporto pluviometrico, con i rovesci di pioggia che hanno riversato al suolo circa 21 mm. Scenari veramente differenti in un’area molto ristretta, che solo l’occhio dell’osservatore meteorologico può cogliere, stimare e tradurre con la coerenza del professionista.

 

Video credits: www.centrometeolombardo.com

 

RIFERIMENTI

https://www.icao.int/airnavigation/IMP/Documents/Annex%203%20-%2075.pdf

http://www.meteoam.it/help_metar

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